MT. 400
PAR 4
HCP 2
Par 4 dog-leg a destra, insidiosi i numerosi bunkers all’atterraggio del drive. Poi un ferro 6-7 a un grande green.
Buca | Metri M | Metri F | PAR | Colpi |
1 | 390 | 337 | 4 | 2 |
2 | 314 | 278 | 4 | 14 |
3 | 170 | 150 | 3 | 12 |
4 | 465 | 425 | 5 | 6 |
5 | 140 | 118 | 3 | 18 |
6 | 357 | 312 | 4 | 16 |
7 | 405 | 364 | 4 | 4 |
8 | 352 | 314 | 4 | 10 |
9 | 462 | 387 | 5 | 8 |
CR uomini | CR donne | SR uomini | SR donne |
OUT | 3078 | 2726 | 37 |
Par 4 dog-leg a destra, insidiosi i numerosi bunkers all’atterraggio del drive. Poi un ferro 6-7 a un grande green.
Alessandro Pittaluga
Tee shot da piazzare. Evitate accuratamente i bunker, altrimenti dite addio al par.
Par 4 delicato, tee shot da ibrido o al massimo legno3, poi ferro 8-9 a un green molto stretto difeso da un profondo bunker sul davanti. Ostacolo d’acqua in agguato subito dietro al green
Alessandro Pittaluga
Il green molto corto è la maggiore difficoltà che presenta la buca, l’up and down improbabile.
Par 3 lungo, spesso controvento, ferro 4-5 a un green molto ben difeso e con posizioni bandiera estremamente difficili, che la rendono una buca estremamente delicata.
Alessandro Pittaluga
Questa buca è una vera e propria trappola, con bunker difficili e green impossibile. Vi conviene quasi tirare all’avantgreen.
Par 5 lungo che inizialmente costeggia e in seguito attraversa un ostacolo d’acqua. Il colpo al green rialzato è molto invitante, i più temerari tentano di raggiungere il green col secondo colpo, ma i pericoli in agguato sono molti. Green lunghissimo.
Alessandro Pittaluga
Chi tira forte può prendere il green in due. Per gli altri è fondamentale piazzarsi in maniera ottimale per il colpo al green.
Par 3 corto, sullo sfondo il castello di Tassarolo. Ferro 6-7 a un green abbastanza piatto.
Alessandro Pittaluga
Attenti! La la buca sembra facile, ma non lo è affatto. Il green è ben difeso e pendente.
Par 4 dog-leg a destra. I giocatori medi cercano il fairway con la partenza, poi resta un ferro 5-6 al green. I più potenti tirano sul grande bunker tagliando l’angolo e resta loro un corto pitch dall’alto.
Alessandro Pittaluga
Par 4 che gira e torna verso la Club House. Date il massimo, è l’ultima possibilità di mettere fieno in cascina prima delle tre buche finali.
Par 4 lungo, una delle buche più difficili del percorso. Leggera curvatura verso destra con un ostacolo d’acqua sulla sinistra che accompagna il giocatore da tee a green. Il giocatore medio accorto gioca ad andare in green in tre colpi. Un bogey può essere un buon punteggio.
Alessandro Pittaluga
Buca lunga e spesso controvento, potrebbe richiedere anche un legno da terra di secondo.
Par 4 di rientro, tee shot che deve essere incastonato tra due grandi querce sulla destra e un bunker insidioso sulla sinistra, poi un ferro corto al green rialzato.
Alessandro Pittaluga
Tee shot da incastrare tra le piante e il bunker di sinistra. Una gobba maligna protegge il green con rimbalzi incontrollabili, fate attenzione!
Par 5 pieno di insidie, tee shot che richiede estrema precisione con un legno 3 o un ibrido, poi secondo colpo sopra a un fiume che attraversa il fairway. Da qui una salita che porta al green, rialzato e difeso, con posti bandiera molto impegnativi.
Alessandro Pittaluga
La buca che ha rovinato più scores in assoluto! Tante le difficoltà, dal tee shot al secondo a volare l’ostacolo per finire a un green difeso e pendente. La bandiera lunga a destra è davvero malefica.